La cucina di chef Chiara Canzoneri in via Rastello, apre la sua Chincaglieria

La cucina di chef Chiara Canzoneri in via Rastello, apre la sua Chincaglieria

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La cucina di chef Chiara Canzoneri in via Rastello, apre la sua Chincaglieria

Di Redazione • Pubblicato il 20 Set 2024
Copertina per La cucina di chef Chiara Canzoneri in via Rastello, apre la sua Chincaglieria

L'attività rientra tra i progetti finanziati dal Bando Borghi del Pnrr, domenica alle 18 l'apertura nella bottega citata anche da Ranieri Mario Cossar.

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"Nella bottega di Domenico Nardini in Via del Rastello si poteva ammirare una mostra di ghiottonerie internazionali, posta sotto un baldacchino, di salsicce disposte a festoni, che aveva per pinnacoli dei turgidi zamponi modenesi, legati con nastrini rossi di seta. V’erano le forme rubiconde e lucide di formaggio olandese, bariletti di sardelle russe, olive greche, caviale del Volga, uva spagnola e tante altre coserelle che facevano venire l’acquolina in bocca a chi le guardava". Con queste parole, Ranieri Mario Cossar racconta in "Gorizia d’altri tempi" la bottega situata all'attuale civico 60 di via Rastello.

Un luogo che presto tornerà a far parlare di sé, grazie all'intraprendenza della chef Chiara Canzoneri. Domenica 22 settembre alle 18, infatti, la chef riaprirà le porte della storica bottega in una nuova veste, moderna e creativa, ma sempre legata alle sue radici. Nasce così la Chincaglieria Gastronomica, un progetto che combina la tradizione con la ricerca contemporanea, restituendo alla città uno spazio dedicato al gusto e alla scoperta. Canzoneri, dopo anni di formazione, studio e approfondimento, ha deciso di dare vita a un luogo che sia il fulcro delle sue esperienze nel settore enogastronomico.

«La Chincaglieria Gastronomica - spiega l'imprenditrice - sarà sicuramente un omaggio alla bottega di Nardini, ma anche il risultato di una lunga riflessione sul territorio, sui suoi prodotti e sulle storie che li accompagnano. L'obiettivo è quello di far convivere passato e presente, attraverso la valorizzazione delle eccellenze locali». Un luogo speciale, come lo definisce la stessa ideatrice, a partire dal suo nome: «Il termine chincaglieria indica un insieme di chincaglie, quindi ninnoli, piccoli oggetti di uso domestico o ornamentale, cianfrusaglie. Un termine che ho scelto per il mio personale progetto di via Rastello. Un luogo che sia come me: un po’ cibo, un po’ vino, ma anche un po’ di libri di cucina e accessori quasi inutili ma che “fanno bello”. Un luogo del cibo, dove poterlo raccontare, come in un vecchio libro».

Questa non è però solo la storia di una bottega che riapre. È anche la storia della riscoperta di una tradizione in cui affondare le radici dell’innovazione. «Sono originaria di Caorle ma ho deciso di vivere qui a Gorizia perché mi sono innamorata di questo territorio. Insieme a mio marito ho deciso di investire in via Rastello e così, con il progetto della Chincaglieria, abbiamo avuto modo di venire in contatto con la realtà enogastronomica del territorio risalente al 1848. Nella bottega abbiamo infatti trovato alcuni menù storici che raccontano quella che era la cultura enogastronomica del tempo», prosegue Chiara Canzoneri.

«La particolarità di questi menù - rimarca - sta nel fatto che fotografano la realtà dell’epoca. Una realtà multietnica, fatta di ricette i cui ingredienti in molti casi non erano a chilometro zero e provenivano da oltre oceano. Prodotti reperiti tramite un import-export che dalle stazioni ferroviarie di Lubiana e Vienna raggiungeva il territorio goriziano. Un elemento, questo, che mi ha fatto riflettere molto su quello che sarà il futuro dell’enogastronomia e quindi l’offerta da portare sul territorio tramite la Chincaglieria».

Il locale non sarà solo un punto di riferimento per i goriziani, ma anche per i turisti che soggiorneranno presso la struttura 1848 - Chef's Rooms, situata al civico 62 di via Rastello. «Ad oggi, abbiamo coinvolto in questo progetto oltre 30 aziende, un numero che speriamo possa crescere con il tempo», spiega ancora.

«Tra i prodotti disponibili in bottega ci saranno oltre 40 varietà di miele, marmellate e confetture dolci e salate, aceto e olio, formaggi di capra e bufala friulana, farine biologiche, dolci artigianali, sottaceti, sciroppi e molto altro ancora. La selezione sarà particolarmente attenta ai presidi Slow Food, offrendo al pubblico solo il meglio delle eccellenze enogastronomiche del territorio». Ma questo angolo non sarà solo cibo: ci saranno anche ceramiche artigianali, libri di cucina, gadget gastronomici e piccoli percorsi storici che accompagneranno l'esperienza di degustazione.

La bottega verrà inaugurata il 22 settembre, per non perdere l’occasione di farla conoscere durante l’importante manifestazione di Gusti di Frontiera in programma dal 26 al 29 settembre, ma sarà aperta tutti i giorni (con orario da definire) da metà ottobre, con un’offerta di piatti stagionali, prodotti tipici e materie prime di qualità. Non si tratterà quindi di un ristorante tradizionale, ma di un’esperienza culinaria innovativa, senza menù fissi e con piatti che varieranno costantemente. Saranno organizzate con frequenza cene a tema, degustazioni guidate, con l'obiettivo di creare un dialogo tra cucina e cultura.

I lavori per la realizzazione della bottega sono ancora in corso. L’iniziativa è finanziata con risorse del Bando Borghi finanziamento dal Pnrr, con il ministero della Cultura che che ha assegnato tali risorse al Comune di Gorizia come soggetto attuatore. Per la porzione destinata agli interventi dei Cluster tematici, le risorse sono gestite dalla Direzione centrale cultura e sport della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia come soggetto attuatore esterno. Il progetto della chef Chiara Canzoneri è inserito nel Cluster 1 - La Via del BorGO, il cui obiettivo è favorire la riqualificazione urbana, commerciale e culturale di via Rastello e Borgo Castello nel cuore di Gorizia.

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