Comunità esule divisa sul ricordo unito di Norma e Milojka, la polemica a Gorizia

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Comunità esule divisa sul ricordo unito di Norma e Milojka, la polemica a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 03 Ott 2024
Copertina per Comunità esule divisa sul ricordo unito di Norma e Milojka, la polemica a Gorizia

Lega nazionale e Comitato 10 febbraio si sfilano, la presidente Anvgd Ziberna replica: «Rispetto per le memorie di entrambi i popoli». Sostegno da Fedriga e Tajani.

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Quello che era nato come gesto di distensione dopo decenni di sofferenze ha provocato alcuni malumori in parte della comunità esule di Gorizia. Lo testimonia la decisione di Lega nazionale e Comitato 10 febbraio di "sfilarsi" dalla cerimonia di inaugurazione del tabellone in memoria di Norma Cossetto e Milojka Štrukelj (sabato alle 17.30 in viale XX settembre 11), due giovani che hanno condiviso il percorso di studi al liceo classico cittadino e la triste fine. Un accostamento che non è stato gradito dalla stessa famiglia della ragazza istriana, vittima dei partigiani jugoslavi, esprimendo in una nota diffusa dalla Lega nazionale «sconcerto e amarezza» per l’iniziativa.

La famiglia definisce questa un'«improvvida operazione» promossa dall’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia con il patrocinio del Comune di Gorizia. L'accusa è di voler affiancare indebitamente il nome di Cossetto, il cui ricordo in tutta Italia cade proprio il 5 ottobre, a quello di Štrukelj, partigiana slovena «dalla parte dei suoi assassini». Le parole della sorella di Norma, Licia Cossetto, vengono riportate come una sorta di «testamento morale»: «Non si può offendere la memoria di Norma, accomunandola idealmente con i partigiani titini che sono stati i suoi carnefici… in questo modo si confondono i fatti storici».

I familiari insistono che la memoria della defunta, insignita della Medaglia d’oro al merito civile dal presidente della Repubblica Ciampi nel 2006, non deve essere utilizzata per «falsi storici». I firmatari, inoltre, criticano l'Anvgd per aver realizzato il pannello senza consultare la famiglia e accusano l’associazione di «strumentalizzare la tragedia». A loro avviso, i proponenti con il sostegno del Comune, starebbero cercando di veicolare un messaggio dove la memoria di una vittima delle foibe viene accostata a una combattente partigiana, per giungere a una sorta di “memoria condivisa”. Cosa che, secondo loro, confonde i ruoli di vittime e carnefici.

Il comunicato sottolinea che «Norma non è stata uccisa perché fascista, ma per essersi rifiutata di aderire al cosiddetto movimento di liberazione», respingendo così ogni tentativo di assimilazione con il contesto partigiano. Dopo le parole del sindaco Rodolfo Ziberna che smentisce la volontà di fare un parallelismo tra le due vicende, arrivano quelle della presidente dell'Anvgd Maria Grazia Ziberna, rilevando come l’iniziativa nasca dalla volontà di creare «un gesto concreto di riconciliazione» tra la comunità italiana e quella slovena, per iniziare a superare i contrasti del passato. «Non si tratta di dimenticare la storia», ha precisato.

La volontà, invece, è «di rispettare le memorie di entrambi i popoli, vittime di violenze da parte sia dei nazifascisti che dei partigiani titini». La presidente ha ribadito che l'intenzione non è quella di creare confusione storica, ma di «offrire ai nostri figli e nipoti un futuro senza il retaggio delle dolorose ferite causate dalle ideologie del Novecento». Il pannello, che ricorda due studentesse del liceo classico con vicende personali molto diverse, è secondo Ziberna un segno di rispetto verso entrambe le memorie: quella di Norma Cossetto, uccisa barbaramente senza aver mai preso le armi, e quella di Milojka Strukelj, combattente partigiana morta per mano nazista.

Ha anche espresso comprensione per la posizione sostenuta dal presidente della Lega nazionale Luca Urizio, «tra le nostre associazioni c'è sempre stata collaborazione e condivisione di esperienze e valori, ma in questa occasione la pensiamo in modo diverso». Ziberna afferma poi di condividere i sentimenti di grande rispetto del presidente nazionale dell'Anvgd Renzo Codarin per quanto espresso dalla famiglia Cossetto e ha voluto chiarire che la sua realtà parteciperà comunque alla cerimonia "Una rosa per Norma" con un omaggio floreale, in programma sempre sabato alle 17.30 ma in via Cossetto in Campagnuzza, come fatto ogni anno, dimostrando rispetto per la memoria della giovane infoibata.

L'inaugurazione del pannello, invece, sarà accompagnata da una cerimonia ufficiale, alla quale prenderanno parte autorità locali e nazionali, tra cui rappresentanti della Prefettura, della Regione Friuli Venezia Giulia e della comunità slovena. Saranno presenti, tra gli altri, il console generale di Slovenia in Italia Gregor Šuc, il deputato sloveno Felice Žiža e il presidente della Sso Walter Bandelj. Anche il vicesindaco di Pirano, Christian Poletti, ha dato la sua adesione all'evento. Da parte italiana, sono attesi il presidente nazionale dell'Anvgd Renzo Codarin e messaggi di sostegno da parte di autorità come il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, e il vicepremier Antonio Tajani. Attesi anche Paolo Petiziol, presidente del Gect Go, e don Fulvio Marcioni, parroco di quello che un tempo era il villaggio degli esuli in rappresentanza dell'arcivescovo.

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