Un compleanno speciale a Cormons: Luis Noelia spegne 105 candeline

Festa nella casa di riposo per la nonna nativa del paese friulano ma che ha vissuto per una vita a Brazzano. A festeggiarla parenti e amici.

Un traguardo eccezionale è stato festeggiato oggi alla casa di riposo “La Cjase” di Cormons, dove la signora Luis Noelia ha spento ben 105 candeline. Circondata dall'affetto dei familiari, degli ospiti e del personale della struttura, la festeggiata è stata celebrata come una testimone vivente di un secolo di eventi storici e di tradizioni locali.

Nata e cresciuta a Cormons e poi trasferitasi nella frazione di Brazzano dal marito Antonio Cantarut, Noelia ha vissuto una vita straordinaria, intrecciata con la storia della sua terra. In giovane età, durante l'epoca fascista, ha fatto parte delle “Piccole Balilla”, un’organizzazione femminile del regime. Nel periodo buio della Seconda Guerra Mondiale, la sua casa inoltre si trasformò in un luogo di accoglienza: ospitò infatti alcuni soldati americani di passaggio sul territorio, un gesto di grande coraggio.

Già madre di tre figli durante il conflitto, Noelia ha affrontato con forza e determinazione le sfide della vita. Accanto al lavoro domestico, ha trascorso gran parte della sua vita nei campi di Brazzano, contribuendo con le sue mani instancabili al sostentamento della famiglia. Rimasta vedova all'età di 72 anni, ha continuato a mantenere vivo lo spirito resiliente che l'ha sempre contraddistinta.

Le radici della "Bis" - così è stata soprannominata affettuosamente dai suoi famigliari - affondano profondamente nella tradizione di Brazzano e Cormons: sua madre lavorava nella filanda del paese, mentre suo padre, calzolaio e musicista di talento, era il direttore della banda di Cormons e compositore di musica per orchestre. L’eredità artistica e culturale della sua famiglia ha sicuramente influenzato il suo spirito e la sua visione della vita.

Durante la festa di compleanno, la festeggiata ha ricevuto numerosi omaggi e auguri dai presenti. Tra questi, spiccava l'affetto delle sue due nipoti, Martina e Michela Cantarut, e dei loro figli, che hanno reso omaggio alla loro amata nonna con parole piene di amore e riconoscenza. 

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