L’INTERVENTO
Cittadinanza onoraria a Mussolini, Bullian: «Manca presa di distanza di Ziberna»
Il consigliere di Patto per l’Autonomia ritiene «sbagliate e fuorvianti» le affermazioni del sindaco. «Manca presa di distanza inequivocabile».
«Continuano le dichiarazioni sbagliate e fuorvianti del sindaco Ziberna sulla mancata revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini». Lo afferma Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica FVG. «Non è possibile affermare che i favorevoli alla revoca vogliono ostacolare GO! 2025. In molti riteniamo che la prima Capitale della Cultura transfrontaliera europea sia una grande occasione e, per quanto possibile, anche a livello personale collaborerò agli eventi, ma allo stesso tempo pensiamo che il sindaco e la maggioranza del Consiglio comunale di Gorizia abbiano commesso un grossolano errore non togliendo la cittadinanza al duce» continua.
«In tempi non sospetti – prosegue il consigliere regionale - un analogo iter di revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini lo abbiamo portato a compimento a Turriaco nel 2021 quando ero sindaco e altrettanto era avvenuto qualche anno prima a Ronchi dei Legionari, per rimanere nell’area Isontina». «Avevamo seguito semplicemente un lineare percorso amministrativo, cercando di rispondere a una domanda: qual è il senso di mantenere la cittadinanza onoraria - che è un riconoscimento concesso dall’amministrazione comunale ad una persona ritenuta legata positivamente al Comune per il suo impegno o le sue opere - a Mussolini? Non aver proceduto alla revoca permette di tenere compatta la sua maggioranza di centro-destra non entrando nel merito delle valutazioni sul passato, ma francamente trovo colmo di ignavia questo comportamento, che devia rispetto a una puntuale risposta al quesito».
«Sappiamo purtroppo che le aree di tolleranza con quello che fu il fascismo sono ancora troppe e questo continua a essere un nervo scoperto per l’area sovranista e populista, che rappresentano una parte rilevante della destra di oggi: non c’è mai una presa di distanza inequivocabile – conclude Bullian - avrei dato per scontato che tutti, nel 2024, avessero potuto votare per revocare la cittadinanza onoraria al duce del fascismo, responsabile del-la distruzione delle istituzioni liberali italiane, della persecuzione degli oppositori, delle leggi razziali e delle guerre di conquista. Purtroppo non è così e a Gorizia si è persa un’occasione per un passo nella giusta direzione. Ma fortunatamente per molti, “Musso-lini non è un concittadino”, checché ne pensi Ziberna e la sua maggioranza».
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