Cento volontari nel Borgo Slovenska vas a Gusti, musica e spazio bambini a Gorizia

Cento volontari nel Borgo Slovenska vas a Gusti, musica e spazio bambini a Gorizia

Le novità

Cento volontari nel Borgo Slovenska vas a Gusti, musica e spazio bambini a Gorizia

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 23 Set 2024
Copertina per Cento volontari nel Borgo Slovenska vas a Gusti, musica e spazio bambini a Gorizia

Fra le novità l'hamburger di cinghiale e la birra agricola. Attorno al tendone i gazebo con salottini più raccolti, previste attività per i più piccoli.

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Nuove prelibatezze, gruppi musicali giovanili ad allietare gli avventori e laboratori creativi per i più piccoli, poco distante da dove i genitori possono sorseggiare un bicchiere di vino e dedicarsi agli amici. Il tutto in uno spirito di festa, amicizia e di ritmi rallentati, retaggio ormai lontano di quelle atmosfere di paese che l’Unione cattolica slovena vuol far rivivere nel centro di Gorizia. Numerose le piccole novità che si potranno respirare nel Borgo Slovenska Vas, espressione della comunità slovena in Italia, che inaugurerà cucina e attività all’interno di Gusti di Frontiera giovedì alle 19.30.

L'orario è stato concordato con l’amministrazione comunale per permettere a curiosi e autorità di prendere parte alla cerimonia ufficiale di apertura della kermesse (in programma alle 17 in piazza Sant’Antonio) per poi spostarsi in via Crispi. «Il nome del nostro borgo, in sloveno, risponde al quesito principale relativo alla nostra presenza in città: “vas” significa paesino e noi vogliamo restituire nel nostro tendone tutto ciò che questa parola contiene», spiega Miloš Čotar presidente dell’Unione cattolica culturale slovena (Zskp) che coordina le attività.

«Il nostro desiderio e scopo è creare, in pieno centro, un borgo che raggruppi le nostre associazioni - ancora  Čotar - un borgo dove i passanti rallentino il proprio ritmo sia nella passeggiata all’interno della manifestazione, sia in senso traslato come stile di vita: rallentare, cioè, non solo per gustare le bontà che proponiamo ma anche per sedersi a incontrare amici e conoscenti che magari non vedono o a cui magari non hanno tempo da dedicare».

Prosegue Čotar: «Questo è il nostro obiettivo principale, da cui il nostro impegno, ogni anno, per offrire uno spazio ideale. In questa edizione abbiamo pensato a un grande tendone che abbiamo rivisitato nella sua disposizione all’interno della via stessa, con i gazebo delle associazioni che lo circondano. Il tutto è stato già montato ieri da una cinquantina di persone che, in modo assolutamente volontario, si sono impegnate e costantemente si impegnano anche dal punto di vista della formazione implementando le proprie competenze con corsi anti-incendio, di montaggio, sicurezza, haccp. Tutto ciò è necessario sia per le singole associazioni di cui fanno parte sia per affrontare una sfida come Gusti di frontiera: sfida onerosa ma sempre importante e interessante».

Come di consueto, stante la qualità dell’offerta, importanti novità riguarderanno il menù che verrà proposto dalle quattro associazioni sistemate nei gazebo satelliti del tendone centrale, dove ci saranno fra i 50 e i 70 posti a sedere cui si potranno aggiungere le sedute nel “salottini” ricavati nei singoli spazi. A illustrarle, Ilaria Bergnach, vicepresidente dell’Unione cattolica: «Tutte le 17 associazioni che compongono l’Unione daranno un contributo di collaborazione proprio con l’idea di restituire l’aria di famiglia e l’unità di intenti che ci accomuna. Quattro però saranno i sodalizi presenti, con un totale di circa 100 volontari: il gruppo di Doberdò del Lago Hrast, il Sabotin di San Mauro, la Vinoteka e il gruppo Sedej di San Floriano e lo stand dell’Unione cattolica culturale slovena Zskp».

«Fra le chicche che si potranno trovare - prosegue Bergnach - il circolo di Doberdò proporrà la birra agricola prodotta da un socio, mentre l’associazione Sedej - che presentava sempre il cinghiale impanato - quest’anno porta l’hamburger di cinghiale. La selvaggina sarà protagonista anche con l’associazione Sabotin mentre accompagneranno il tutto i vini dei viticoltori di San Floriano. Nel rispetto delle norme dettate dal Comune, proporremo musica dal vivo che sarà sostanzialmente un accompagnamento durante il consumo dei pasti e, soprattutto, sarà un modo per dare la possibilità ai gruppi di giovani di esibirsi».

«Avremo anche dei dj mentre il momento dell’inaugurazione sarà impreziosito dalla presenza degli alunni della scuola di musica Emil Komel e, tutti i giorni, saranno attivi dei laboratori creativi e degli spazi di letture di fiabe in sloveno per i più piccoli» conclude Bergnach. Claudio Peric, rappresentante dell’associata di Doberdò, ha posto l’accento sulla natura no profit della partecipazione a Gusti: «Il Borgo è costituito da associazioni fatte da persone che lavorano gratuitamente, c’è spirito non di vero profitto poichè lo scopo è avere dei fondi de reimmettere nelle attività culturali delle singole associazioni».

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