Cento anni di devozione a Sant'Agnese: la palma di Joannis da Papa Francesco

Cento anni di devozione a Sant'Agnese: la palma di Joannis da Papa Francesco

L'UDIENZA IN VATICANO

Cento anni di devozione a Sant'Agnese: la palma di Joannis da Papa Francesco

Di FEDERICO DE GIOVANNINI • Pubblicato il 11 Ott 2024
Copertina per Cento anni di devozione a Sant'Agnese: la palma di Joannis da Papa Francesco

Udienza pubblica a Roma per i fedeli friulani. Il racconto del parroco don Federico Basso. Il 21 gennaio si terrà la processione festiva.

Condividi
Tempo di lettura

Lo scorso mercoledì, una delegazione di fedeli del Joannis - frazione del comune di Aiello del Friuli - guidata dal parroco don Federico Basso, è stata ricevuta in udienza pubblica da Papa Francesco durante il consueto Angelus in Vaticano. Momento culmine del pellegrinaggio nella città eterna che ha coinvolto anche i fedeli delle altre comunità parrocchiali afferenti all'Unità Pastorale Campanili Riuniti (Chiopris-Viscone, San Vito al Torre, Visco e Medea). Ad animare e rendere possibile tutto ciò è stata l’imminente ricorrenza del centenario dalla prima processione a Sant’Agnese, la patrona di Joannis, svoltasi proprio per le vie di Joannis il 21 gennaio del 1925. A parlarcene è proprio don Federico, appena tornato dal viaggio: «Il parroco che cent’anni fa svolse la prima processione a Sant’Agnese, don Giorgio Visintin, fece anche costruire una statua rappresentante la santa, la quale tiene tra le mani una palma in ferro dorato. Abbiamo voluto portare al cospetto del Papa proprio questa palma d’oro per ricevere la benedizione: questo è stato il fulcro della breve udienza».

«Mi sono trovato da solo dinanzi al Pontefice nello spazio del sagrato riservato alle udienze e al baciamano, mentre gli altri pellegrini della delegazione seguivano il momento dal maxischermo allestito in piazza San Pietro - così ci racconta gli intensi istanti il parroco di Aiello - è stato un momento molto emozionante ma anche rasserenante e tranquillo: Papa Francesco sorrideva e mi ha trasmesso molta serenità e contentezza. Sia io che i fedeli che guardavano dalla piazza ne abbiamo percepito la grande forza a livello emotivo». Il viaggio della delegazione nella capitale, cominciato lunedì e terminato giovedì sera, è poi proseguito con le visite ai luoghi di culto più intimamente legati al nome della martire romana: la chiesa di Sant’Agnese in Agone (dove è conservata la reliquia del cranio) e la Basilica di Sant’Agnese fuori le mura in via Nomentana. Proprio all’interno di quest’ultima, nella giornata di ieri, don Basso ha celebrato la Santa Messa concludendola con il canto dell’inno “Esultiamo”, composto cent’anni fa dal sopra citato don Giorgio Visintin.

Don Basso si prepara così a celebrare le prossime ricorrenze, 1 e 2 novembre, e i successivi ringraziamenti del mese, in vista dell’evento “clou” di inizio 2025. «La sera del 21 gennaio dell’anno nuovo terremo la processione, proprio come avvenne nel giorno di Sant’Agnese di cent’anni fa; da diverso tempo la processione è stata infatti spostata alla domenica subito successiva alla ricorrenza, ma quest’anno per l’occasione la svolgeremo come in origine».

Rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie dal Territorio, iscriviti al nostro canale Telegram, seguici su Facebook o su Instagram! Per segnalazioni (anche Whatsapp e Telegram) la redazione de Il Goriziano è contattabile al +39 328 663 0311.

Articoli correlati
...
Occhiello

Notizia 1 sezione

...
Occhiello

Notizia 2 sezione

...
Occhiello

Notizia 3 sezione