Calligaris risponde ai sindaci, «sul cricket solo spot dalla sinistra»

Il consigliere regionale della Lega, «possono realizzare una struttura sul proprio territorio togliendo alle attività già esistenti spazio e contributi».

"È tempo che questi sindaci la finiscano di fare i benpensanti di sinistra al di sopra delle parti, ma a spesa degli altri. Se veramente ritengono che nel loro territorio comunale ci sia l'esigenza di giocare a cricket rendano disponibili le loro strutture e chiedano i necessari contributi rendendo conto delle loro scelte a cittadini e società sportive".

Così in una nota il consigliere della Lega, Antonio Calligaris, che apostrofa come "alquanto curiosa la richiesta alla Regione da parte dei primi cittadini dei Comuni di Turriaco, Staranzano e San Canzian di un Tavolo per individuare e attrezzare un'area per il cricket nel territorio del Monfalconese".

"I tre Comuni - spiega l'esponente della Lega - possono tranquillamente utilizzare per questo scopo le linee regionali di finanziamento per gli impianti sportivi o, anche, ricorrere alla concertazione regionale utilizzando lo strumento della domanda congiunta di fascia A, prevista per i Comuni che raggiungono insieme i 10.000 abitanti e i 20 km quadrati di estensione. Infatti, i tre Comuni in questione contano in totale circa 16.000 abitanti e 53 km quadrati".

"Naturalmente questo comporterebbe la messa a disposizione di una struttura o un campo da gioco, esclusivamente per il cricket nel loro territorio comunale, togliendo così spazio a strutture e diminuendo di conseguenza i contributi regionali destinati alle società sportive dei loro territori. Per questo, forse, nasce l'idea di un Tavolo con Regione e Coni per individuare e attrezzare un'area adatta al gioco del cricket citando l'intero "territorio del mandamento Monfalconese" e, magari, in quella sede, poi, cercare di suggerire, proporre e indirizzare il nuovo stadio del cricket su qualche altro Comune, che - conclude Calligaris - non sente per niente la necessità di una tale struttura o attività sul proprio territorio". 

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