Bullian sulla rinuncia di Garritani: «Lineare conclusione di un percorso»

Bullian sulla rinuncia di Garritani: «Lineare conclusione di un percorso»

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Bullian sulla rinuncia di Garritani: «Lineare conclusione di un percorso»

Di REDAZIONE • Pubblicato il 15 Gen 2025
Copertina per Bullian sulla rinuncia di Garritani: «Lineare conclusione di un percorso»

Il consigliere regionale, «Chi amministra senza autonomia, prima o poi, lascia».

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«A metà dicembre, un mese fa, avevo già dichiarato che il vicesindaco facente funzione [Garritani] è palesemente in balia degli eventi – afferma Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica FVG – il prossimo candidato sindaco di destra sarà in balia di Cisint, che forse è ancora peggio. Amministrativamente non può funzionare». Per Bullian, Garritani «È il più rasserenato di tutti dall’anticipazione della finestra elettorale al 15 marzo, che è stata recentemente votata dalla maggioranza del Consiglio regionale. Credo stia contando i giorni che mancano alla fine della reggenza. E così è stato e siamo arrivati al suo annuncio di ritiro dalla competizione elettorale di Monfalcone».

«Se Cisint dichiara di sentirsi addolorata – prosegue il consigliere – è bene invece che la cittadinanza rifletta sulle motivazioni che possono aver portato un suo già consigliere, assessore e vicesindaco a una così clamorosa rinuncia. La scelta di Garritani è la lineare conclusione di un percorso: chi amministra senza di fatto una vera autonomia, prima o poi, lascia. I cittadini devono comprendere che non si può fare il “sindaco per interposta persona”, come vorrebbe Cisint, tanto meno a Monfalcone».

«Quest’ultima – aggiunge – pur avendo scelto di divenire eurodeputata; dimettendosi da sindaca a neanche metà mandato, mollando l’incarico cittadino frutto di elezione diretta ed essendo a Bruxelles o Strasburgo molti giorni al mese, vorrebbe essere ancora la sindaca del “vado, ma resto”, senza averne più il tempo e la lucidità politica necessaria. Gli assessori, scelti precedentemente per essere fedeli e dunque senza effettiva autonomia, non sono all’altezza e quelli più strutturati sono già stati destituiti nel corso degli anni: così la città va a sbattere».

«Umanamente non ho nulla da eccepire sulla figura di Garritani – continua Bullian, riferendosi nuovamente al vicesindaco – che ha dimostrato sempre educazione e rispetto per le posizioni altrui, doti che certo non abbondano nell’attuale maggioranza di Monfalcone, prigioniera delle logiche “amico-nemico”, “cristiani-islamici” e via dicendo». E ancora, «Come considerazione politica generale, la mancanza di autonomia di tutti gli assessori nel “Cisint II” è la cifra di lettura e la critica macroscopica che è doveroso rivolgere: assecondare il capo, anche quando esaspera e distorce le interpretazioni dei fatti e mina la coesione sociale della comunità, non è un errore politico perdonabile a nessuno degli uscenti».

«Credo infine che la rinuncia odierna di Garritani, avverrà, prima o poi, con chiunque sarà il delfino di Cisint – così conclude il consigliere – la presenza ingombrante diventerà insopportabile e, come noto, il troppo stroppia. Anche per questo sostengo l’alternativa per la città rappresentata da Diego Moretti».

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