L'INCONTRO
L’assessore Riccardi incontra le sigle sindacali: «Rete oncologica obiettivo primario»
All’incontro tenutosi Palmanova si è discusso della programmazione sanitaria 2025 e gestione delle risorse. Tra le prorità anche Cro e Case di comunità. L'intervento di Cisint.
Lunedì scorso, a Palmanova, l'assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi ha incontrato le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil per discutere della programmazione regionale sanitaria e degli obiettivi per il nuovo anno.
«Il lavoro di programmazione sanitaria per il 2025, in un contesto di oggettivo aumento delle risorse, è stato svolto basandosi su quattro strumenti: la pianificazione della rete ospedaliera, le linee di gestione, la legge di stabilità e le nomine dei vertici delle aziende – ha spiegato Riccardi - in questo quadro si inserisce l'obiettivo della rete oncologica regionale, che il Friuli Venezia Giulia attende da trent'anni, per offrire la miglior risposta di cura ai cittadini».
Come ha precisato l'assessore, partendo dalla rete oncologica, il Friuli Venezia Giulia è una delle poche regioni d'Italia a esserne priva. Questa rete comprende un percorso di presa in carico in cui, lo ha affermato Riccardi replicando a qualche osservazione, la chirurgia incide per una percentuale del due per cento. Da qui l'improrogabilità del tema, che va affrontato in un'ottica di condivisione con gli operatori. In relazione alle nomine delle Aziende, in particolare per la parte del Friuli Occidentale, la scelta testimonia la volontà di rafforzare il Cro di Aviano come centro oncologico d'eccellenza aprendosi agli altri territori della regione. «Nessuna 'fusione' quindi, ma una vera e propria azione di rilancio».
L’assessore regionale, durante l’incontro, ha anche ribadito che non ci sarà alcun aumento del tetto per il privato accreditato. Sul fronte del rapporto con il privato accreditato, l'assessore è stato chiaro: «Non prevediamo un aumento del tetto che comunque ci vede tra le regioni che utilizzano di meno questo strumento». E proprio sul tema dell'oncologia, Riccardi ha anche chiarito che: «l'obiettivo è quello di raggiungere una gestione al cento per cento del pubblico, restituendo allo stesso servizio pubblico le attività con il privato».
È stato poi affrontato il punto chiave del personale, anche in vista degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e nello specifico quello delle sei Case di Comunità che apriranno nel 2025. Proprio nell'ottica di una riorganizzazione, l'assessore ha garantito il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali. «Il nostro problema - ha concluso Riccardi - non sono le risorse, ma spenderle meglio, in una logica in cui il baricentro dell'offerta sanitaria non può essere soltanto l'ospedale, poiché il bisogno sociale e, quindi, la domanda di servizi territoriali sta crescendo. In questa direzione saranno destinati importanti investimenti ed una presenza maggiore sul territorio con una necessaria riorganizzazione della risposta alla non autosufficienza».
Sul tema, in mattinata è intervenuta anche l'eurodeputata Anna Maria Cisint: «I riflessi e le ricadute che le proposte del piano oncologico regionale avranno sul territorio - sono le parole dell'onorevole Cisint - devono avere come elementi guida di valutazione quelli della sicurezza sanitaria e della qualità degli interventi che sono essenziali per garantire la tutela dei pazienti e il Comune di Monfalcone, come ha fatto in tutti questi anni, è attivamente al lavoro da sempre, anche attraverso l’impegno dell’assessore Vita, con medici, personale sanitario, sindacato, manager dell’azienda e amministrazione regionale per migliorare l’assetto previsto in modo che siano considerati tutti i necessari elementi di sostenibilità e di garanzia dei tempi e delle prestazioni».
«Quanto al Pronto soccorso, che è stato una costante dell’azione dell’amministrazione comunale con progressivi miglioramenti organizzativi di cui ringraziamo tutto il personale e per il quale sono in atto interventi di ampliamento della struttura già finanziati dalla Regione, abbiamo già chiesto l’incremento di una unità di intervento negli equipaggi del servizio Emergenza» conclude Cisint.
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