LE PROPOSTE
a.Artisti Associati porta danza e prosa nei teatri di Cormons e Gradisca

Da giovedì 20, la danza in prima regionale di 'Sogno di una notte di mezza estate' e la provocazione della rassegna 'Innesti' alla Sala Bergamas con 'Gramsci gay'.
Due le proposte di a.Artisti Associati per i prossimi giorni, entrambe con prevendita attiva un'ora prima dell'inizio delle rappresentazioni. Giovedì 20 marzo alle 21, al Teatro Comunale di Cormons, andrà in scena il nuovo progetto coreografico di COB Compagnia Opus Ballet, diretta da Rosanna Brocanello, che celebra William Shakespeare in una produzione che fonde musica classica, drammaturgia e danza contemporanea.
In prima regionale, "Sogno di una notte di mezza estate", con coreografia di Davide Bombana, è realizzato in collaborazione con Ert FVG e vedrà sul palcoscenico Giuliana Bonaffini, Emiliano Candiago, Matheus De Oliveira Alves, Ginevra Gioli, Gaia Mondini, Giulia Orlando, Riccardo Papa, Lorenzo Terzo, Frederic Zoungla, Rebeca Zucchegni.
Il progetto continua idealmente il percorso di ricerca artistica che la compagnia persegue già da anni e che vede dialogare la danza contemporanea con storie e musiche classiche, considerate “di repertorio”, che diventano terreno fertile per la creazione di qualcosa di completamente diverso. Il classico diventa chiave di lettura per il mondo contemporaneo, con l'obiettivo di destrutturare e arricchire il repertorio per parlare di una realtà vissuta, tangibile, a noi vicina.
Il coreografo Davide Bombana é nato a Milano, debutta a 18 anni nella parte principale ne "L'Uccello di Fuoco" di M.Béjart con il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala dove rimane come Primo Ballerino sino al 1981. Vince il “Premio Postano” e il “Premio Bordighera” e partecipa con il Teatro alla Scala alla tournée americana al Metropolitan Opera House. Prosegue la sua carriera di primo ballerino presso il Pennsylvania Ballet (Philadelphia), lo Scottish Ballet (Glasgow), London Festival Ballet (Londra) ed il Bayerische Staatsballett (Monaco di Baviera) dove comincia anche la sua attività di maître de ballet e Coreografo e dove crea balletti astratti e narrativi che vincono premi prestigiosi di danza come “Bayerischer Theaterpreis” a Monaco di Baviera e il “Benois de la danse” a Mosca. Nel 1998 è nominato direttore della compagnia fiorentina "Maggio Danza".
Spostandosi a Gradisca d'Isonzo, per la rassegna "Innesti – Connessioni Teatrali affatto prevedibili", la Sala Bergamas ospiterà giovedì 20, venerdì 21 e sabato 22 marzo alle 20.30, lo spettacolo "Gramsci gay". Sul palco, Mauro Lamantia che per questa interpretazione ha vinto il Premio Enriquez 2025 (Premio Nazionale Franco Enriquez 2025 – Città di Sirolo XXI edizione, categoria Teatro Classico e Contemporaneo, sezione Migliore Interprete). La pièce, firmata da Iacopo Gardelli, si avvale della regia di Matteo Gatta. Produzione Accademia Perduta Romagna / Studio Doiz.
Antonio Gramsci muore nel 1927 lasciandoci, un secolo dopo, a interrogarci sulla sua eredità. La notte del 10 novembre 2019 è stato deturpato un murales raffigurante il volto di Gramsci sul carcere di Turi, a Bari, dove il filosofo sardo trascorse 5 dei suoi 10 anni di prigionia e scrisse gran parte dei Quaderni dal Carcere. Una mano anonima ha scritto "gay" sulla fronte con l’acrilico rosso.
Lo spettacolo "Gramsci Gay" è diviso in due quadri. Nel primo quadro siamo nel 1920. Un Gramsci non ancora trentenne arringa gli operai torinesi all’indomani del fallimento dello storico sciopero delle lancette. Il secondo quadro è ambientato ai giorni nostri: Nino Russo, il nostro vandalo del murales di fantasia, viene colto in flagrante e trascinato in commissariato per un interrogatorio molto diverso da quello che si aspetta. Questi due eventi, a cent’anni di distanza l’uno dall’altro, tessono fili invisibili sui significati di impegno e disillusione, fiducia e indifferenza, fuoco e cenere.
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