Anche l’arcivescovo di Gorizia alle esequie di Papa Francesco: «Preghiamo per lui che ci ricorderà»

Anche l’arcivescovo di Gorizia alle esequie di Papa Francesco: «Preghiamo per lui che ci ricorderà»

IL RICORDO

Anche l’arcivescovo di Gorizia alle esequie di Papa Francesco: «Preghiamo per lui che ci ricorderà»

Di S.F. • Pubblicato il 26 Apr 2025
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L’arcivescovo di Gorizia era presente alla celebrazione in San Pietro a Roma. L’invito a custodire in eredità i temi cardine a lui tanto cari: giustizia, pace e fraternità universale.

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Appena conclusa la liturgia esequiale di Papa Francesco in Piazza San Pietro a Roma, l’arcivescovo di Gorizia Carlo Roberto Maria Redaelli – che ha concelebrato la Santa Messa sul sagrato della basilica – ha comunicato le sue impressioni su quanto vissuto. «Una giornata di sole bellissima qui a Roma con tantissima gente – commenta potevamo vedere dall’altare e dal sagrato della Basilica la moltitudine presente in piazza San Pietro, in via della Conciliazione ma anche nelle vie vicine. Diversi applausi hanno sottolineato i passaggi centrali della splendida omelia del Cardinal Re che ha voluto ricordare intanto il centro del pontificato di Papa Francesco, cioè la misericordia e la gioia del Vangelo».

Il pastore della Chiesa Goriziana ha poi fatto riferimento ad altri passaggi dell’omelia pronunciata dal celebrante decano del Collegio Cardinalizio. «I tanti interventi che Papa Francesco ha fatto a nome non soltanto della cristianità della Chiesa, ma del mondo, al servizio anzitutto della pace, della giustizia, della salvaguardia del Creato, della fraternità universale. Quindi messaggi molto belli ed invito davvero ad andare a rileggere questa omelia proprio perché è una sintesi del pontificato di Papa Francesco».

«L’emozione è stata davvero molta, vedendo davanti a noi schierati tutti i grandi della terra, perfettamente nell’ordine alfabetico francese usato dalla diplomazia - testimonia ancora Redaelli - Papa Francesco ci lascia: adesso sarà sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, accanto alla Salus Populi Romani, a quell’immagine di Maria che venerava ogni volta che partiva per un viaggio o ritornava. Un gesto ripetuto anche quando è tornato recentemente dall’ospedale che ricordiamo davvero con tantissimo affetto».

«Come diceva a conclusione il Cardinal Re nella sua omelia, lui ci chiedeva sempre di pregare per lui ed a questo punto siamo noi che chiediamo a lui di pregare per noi per la Chiesa intera e naturalmente anche per la nostra Chiesa di Gorizia, dove è stato nel 2014 a Redipuglia con l’indimenticabile giorno dove ha parlato, forse per la prima volta, della Terza Guerra Mondiale combattuta a pezzi, lanciando un fortissimo messaggio di pace. Ricordiamolo davvero nella preghiera e sappiamo che lui ci ricorderà» conclude monsignor Redaelli.

Foto di Vatican Media

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