Adottano il monumento goriziano del Duca d’Aosta, studenti triestini premiati a Napoli

Il primo premio è andato ai giovani dell’Istituto Nautico di Trieste per il manifesto sul monumento cittadino. Il loro obiettivo: «Valorizzare l’aeroporto».

Stanno rientrando in queste ore da Napoli – con il loro bottino ricco di premi – i ragazzi della classe quinta della sezione “Aeronautica” dell’Istituto tecnico nautico “Tomaso di Savoia” di Trieste. La trasferta partenopea ha visto come protagonisti, oltre ai triestini Alessandro Ambrosino, Nicholas Potok e Stefano Voivoda, anche gli staranzanesi Leonardo Bergamasco e Giacomo Gobbin. A guidare il quintetto – a cui, per motivi di salute, non ha potuto aggregarsi l’udinese Celeste Savio – il loro docente di Aerotecnica Franco Padalino.

Ed è proprio quest’ultimo ad annunciare l’eccellente risultato conseguito alla 32esima edizione del concorso nazionale “La scuola adotta un monumento”, indetto dalla fondazione Napoli Novantanove: «I miei studenti hanno ricevuto, nel pomeriggio di ieri, il primo premio ex aequo con altri due istituti campani per la realizzazione di un manifesto di promozione culturale e turistica del monumento adottato». Il monumento scelto dai ragazzi è la statua del duca Amedeo d’Aosta sita all’ingresso dell’aeroporto di Gorizia, a lui stesso intitolato.

Non solo. Continua sempre Padalino: «Il bando prevedeva che il lavoro svolto per la progettazione e la realizzazione del manifesto trovasse testimonianza in un video di accompagnamento che giustificasse l’adozione del monumento promosso nel manifesto medesimo. Per quel video hanno ottenuto il premio Medaglia d’argento – corrispondente al terzo posto – ex aequo con altri istituti superiori». Una scelta, quella dello scalo goriziano, che era già stata premiata in passato. Ricorda infatti il docente che «quest’adozione segue quella dell’aeroporto di Merna nella sua interezza, avvenuta nel 2021, che valse alla classe terza di allora la Medaglia d’argento, oltre al viaggio a Napoli per ritirare il meritato premio».

Il lavoro sul nobile aviatore ha comportato anche la realizzazione di uno spettacolo teatrale nell’ambito del progetto “Novecento goriziano: dalla terra dei confini alla capitale della cultura”, in collaborazione con le associazioni “Collettivo Terzo Teatro Aps” di Gorizia e “Teatrobandus Aps” di Trieste. «Ed è con quest’ultima – precisa il docente – che abbiamo curato la scrittura e la messa in scena dello spettacolo intitolato “Il Duca d’Aosta e le vicende goriziane”».

La valorizzazione dell’aeroporto
La scelta del monumento e dell’aeroporto isontino non sono affatto casuali, poiché è qui che si svolgono le esercitazioni pratiche di volo degli studenti dell’istituto triestino, grazie alla convenzione decennale con l’azienda Elifriulia. Lo scorso febbraio i ragazzi dell’istituto hanno anche effettuato la visita della base aerea del IV Stormo a Grosseto. Base che ospita il Museo dello Stormo, in cui sono conservati anche cimeli e foto del periodo d’oro dell’aeroporto di Gorizia degli anni Trenta, quando era ancora intitolato a Egidio Grego, e tra i quali spicca il progetto originale del monumento al Duca. «A questo giro abbiamo inserito un altro tassello nella nostra piccola battaglia per valorizzare e rilanciare l’aeroporto di Gorizia, in perfetto accordo con la Società consortile con la quale la nostra scuola collabora sin dall’autunno del 2021», rivendica l’insegnante. Ed è proprio all’interno della struttura – o almeno queste sono le intenzioni – che il manifesto vincitore verrà messo in esposizione.

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