Pregherie musulmane a Monfalcone, no di Cisint a uso ex mercato coperto

Pregherie musulmane a Monfalcone, no di Cisint a uso ex mercato coperto

la replica

Pregherie musulmane a Monfalcone, no di Cisint a uso ex mercato coperto

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 29 Mar 2024
Copertina per Pregherie musulmane a Monfalcone, no di Cisint a uso ex mercato coperto

Prosegue la querelle tra Comune e i due centri islamici su dove poter pregare, oggi la replica del sindaco: «Noi non cederemo sul mercato coperto».

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È Venerdì Santo, giorno di silenzio e preghiera per i cristiani di tutto il mondo. La seconda giornata del triduo pasquale corrisponde però anche al penultimo venerdì del mese sacro del Ramadan. Respinge in maniera netta la richiesta - pervenuta nella serata di ieri – dall’avvocato difensore dei centri culturali islamici, Vincenzo Latorraca che ha chiesto all’ente di mettere a disposizione l’ex mercato coperto per le salat quotidiane delle comunità islamiche di Monfalcone.

Il sindaco Anna Maria Cisint si affida ad una diretta “in pillole” per rispondere al legale di Cantù. Dopo aver riferito del rifiuto – da parte degli interessati – delle aree temporanee offerte per la preghiera, Cisint smentisce Latorraca che «nega sia stato avviato un contradditorio». «Lui ci ha scritto cinque volte – afferma il sindaco – suggerirei di dimostrare un po' più di serietà». Citando l’ultima delle comunicazioni ricevute, Cisint cita le “annotazioni” mosse dal difensore dei centri.

«Secondo lui, i fedeli dovrebbero «rimanere costantemente a contatto con il suolo» e che quindi esiste la necessità conseguente di mettere a disposizione – da parte del Comune – di «una pavimentazione piana e non umida adatta alla posa dei tappeti di preghiera». Inoltre, continuando con le richieste, viene fatto notare agli amministratori che «l’ambiente deve avere una temperatura idonea» ed essere un posto silenzioso dove occorrono «un sistema audio efficiente» e dei lavandini per le abluzioni purificatrici che precedono i riti. «Noi non cederemo – ribadisce Cisint – non concederemo il mercato coperto peraltro mai concesso da questa amministrazione».

«Entro settembre 2024 - rimarca - lì si chiuderà il cantiere per la realizzazione del centro sportivo integrato per il quale è stato vinto un (finanziamento, ndr) Pnrr. Quello sarà il luogo dell’integrazione reale tra persone disabili e normodotate». Respingendo ancora una volta le accuse ricevute, il sindaco suggerisce pure a Latorraca di «avere rispetto della legge, dei cittadini di Monfalcone e d’Italia, un Paese che purtroppo arretra ogni giorno rispetto alla sua storia e ai propri valori».

Foto Bergamasco

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